OLIO MOTORE 4TEMPI E 2TEMPI
Se prendiamo in considerazione ad esempio un motore 4 tempi o 2 tempi, l’olio deve “aiutare” in misura sostanziale i segmenti a fare una buona tenuta; deve inoltre assicurare una valida protezione delle superfici metalliche nei confronti della corrosione e deve contribuire a mantenere puliti i componenti con i quali entra in contatto.
Una volta negli anni ’50 gli oli lubrificanti per i motori due tempi davano una caratteristica colorazione bluastra ai gas di scarico, cosa che attualmente non accade quasi più, inoltre attualmente per la lubrificazione del motore si utilizzano un miscelatore, il quale riceve olio da un serbatoio adibito a contenere l’olio, munito di un gallegiante per poter segnalare l’insufficienza dell’olio tramite una spia dell’olio. Inoltre per questi motori si può usare l’olio di ricino o ricinato, il quale ha un grado di protezione più elevato dei oli sintetici e la possibilità d’essere miscelato all’alcool, ma ha come inconveniente un maggiore imbrattamento del motore.
Gli olii per il motore a seconda delle loro caratteristiche, nel caso in cui venga a mancare la lubrificazione riescono a garantire al motore un tempo d’esercizio più o meno limitato prima di grippare, In commercio esistono degli additivi specifici che migliorano alcune qualità dell’olio motore utilizzato. Tuttavia detti additivi risultano del tutto superflui se viene già utilizzato sin dall’inizio un olio di qualità superiore.
Differenti risultano invece le esigenze che deve soddisfare un lubrificante per trasmissioni.
OLIO PER TRASMISSIONI
Pur rimanendo importanti le funzioni di asportazione del calore generato per attrito e le caratteristiche di protezione delle superfici metalliche, gli oli per cambi di velocità, differenziali e/o riduttori devono possedere le seguenti proprietà: avere una elevata stabilità all’ossidazione adeguata a lunghi periodi di esercizio pur in presenza, solitamente, di temperature di funzionamento inferiori a quelle degli oli motore; avere incrementate caratteristiche antischiuma, per contrastare la violenta agitazione prodotta dagli ingranaggi nel bagno d’olio, ed antiruggine, per proteggere le superfici metalliche anche dall’azione importante dovuta all’umidità atmosferica; avere una struttura particolarmente adatta alle estreme pressioni (E.P) generate dallo schiacciamento degli ingranaggi.
OLIO IDRAULICO
Vengono comunemente chiamati Olii idraulici, ma sarebbe più corretto parlare di Fluido idraulico. In alcuni tipi di trasmissioni (ad esempio quelle automatiche) un lubrificante deve poter funzionare come fluido idraulico, trasmettendo potenza con prontezza attraverso convertitori di coppia o giunti idraulici, e deve mantenere corretti coefficienti di attrito nel tempo tra i dischi frizione, per assicurare cambiate dolci e lineari. La caratteristica però più importante che un lubrificante deve possedere nel campo delle trasmissioni (in particolar modo in quelle più sollecitate dotate eventualmente di ingranaggi ipoidi) è la capacità di sopportare i carichi elevati che si generano abitualmente tra i denti in presa. L’ottenimento di queste prestazioni avviene tramite additivi che hanno elevata reattività chimica con i materiali ferrosi: tali additivi devono però essere selezionati accuratamente per non presentare (cosa non rara) reattività di tipo corrosivo nei confronti di alcune leghe metalliche. In commercio vi sono diverse qualità di fuidi per trasmissione, la cui maggior parte (circa il 90%) viene “classificata” a seconda che il lubrificante superi la specifica dettata da DEXTRON (II,III,VI) oppure ALLISON. I fluidi per trasmissione vengono anche largamente impiegati come fluido per servosterzi.